CANZONI
Le Canzoni di Aniello Califano pubblicate dal periodico L’Occhialetto
Le Canzoni di Aniello Califano pubblicate dal periodico L’Occhialetto
L’Occhialetto, la rivista settimanale illustrata, inaugurata nel 1883, è tra le più seguite dall’ambiente artistico nell’ultimo quarto di secolo dell’Ottocento. La rivista è diretta da Pasquale R. Capece Galeota, con capo-redattore Vincenzo Fornaro e caricaturista Solatium, con sede amministrativa in Figurella Montecalvario n° 49 (Na). Il periodico pubblica in più occasioni le canzoni firmate da Aniello Califano e anche diversi articoli a lui dedicati, soprattutto ad inizio carriera.
La rivista, nel 1893, cambia sede con trasferimento in Galleria Umberto I°, entrata Santa Brigida n° 68 e, nell’occasione, Vincenzo Fornaro diventa il direttore e Cesare Trudi e Alfredo Savarese i redattori. L’Occhialetto diventa, ora, una rivista artistica, letteraria e mondana e mantiene la cadenza settimanale con pubblicazione il sabato.
Proprio durante questo cambiamento di sede e di redattore che sono pubblicate o comunque citate le primissime canzoni scritte da Aniello Califano al suo debutto e, in seguito, i suoi primi successi ai concorsi piedigrotteschi.
Occhialetto di sabato 8 settembre 1892
Sull’Occhialetto di sabato 8 settembre 1892, in occasione della Festa Notturna organizzata al teatro Eden e al ritrovo Gambrinus, nell’ambito del Festival di Piedigrotta, Solanium disegna gli autori partecipanti (poeti e musicisti) e ritrae in caricatura anche Aniello Califano che, così, compare per la prima volta sulla rivista come poeta.
Occhialetto di sabato 17 settembre 1892
Sull’Occhialetto di sabato 17 settembre 1892, in occasione della Festa Notturna organizzata al ritrovo Gambrinus, Solanium disegna gli autori che hanno avuto successo con le loro canzoni durante la Festa di Piedigrotta e ritrae in caricatura anche Aniello Califano, indicandolo come uno dei poeti che maggiormente si è distinto con i suoi testi.
Occhialetto di sabato 9 settembre 1893
Sull’Occhialetto di sabato 9 settembre 1893, in occasione della Festa di Piedigrotta, il periodico pubblica alcune canzoni partecipanti ai concorsi piedigrotteschi e inserisce, per la prima volta, anche il testo di una canzone di Aniello Califano su musica di Raffaele Della Campa, intitolata ‘O vulite signurì?. Il motivo racconta della divertente infatuazione di Don Mimì per la bella Maria, una fioraia già impegnata con Carluccio
Occhialetto di sabato 14 settembre 1895
Sull’Occhialetto di sabato 14 settembre 1895, il periodico pubblica per la prima volta lo spartito di una canzone di Aniello Califano musicata da Emanuele Nutile ed intitolata Girulà. La canzone Girulà ha trionfato al Piedigrotta/Festival ‘95, gara canora organizzata dalla Municipalità, vincendo nell’interpretazione del tenore Eugenio Sapio il terzo posto finale e un premio di £ 100 (somma notevole per l’epoca). Con essa, Aniello Califano si conferma come uno dei maggiori poeti dell’epoca d’oro della canzone napoletana. La canzone racconta di una fanciulla che, passata la passione, abbandona il suo fidanzato per mettersi in cerca di un nuovo innamorato. Ma l’uomo abbandonato la precede e trova un’altra donna che, al contrario, gli ricambia il suo amore.
Occhialetto di sabato 21 settembre 1895
Sull’Occhialetto di sabato 21 settembre 1895, il redattore continua a parlare della trionfante prima edizione del Piedigrotta/Festival, gara canora organizzata dalla Municipalità e, nell’occasione, pubblica i testi di altre tre canzoni partecipanti firmate da Aniello Califano: Napulitanella su musica di Giacomo Giannini, Giulietta Malaspina su musica di G. Schettino, ‘E capille ‘e Ngiulinella su musica di Alfonso Malerba.
Occhialetto di sabato 28 settembre 1895
Sull’Occhialetto di sabato 28 settembre 1895, il periodico pubblica in prima pagina lo spartito di una canzone di Aniello Califano musicata da Pasquale E. Fonzo ed intitolata ‘O ritorno. Il brano, indicato come canzone militare, viene indicato come continuazione della canzone di successo Addio Rusì (sempre di Califano e Fonzo), presentata l’anno precedente al concorso di Piedigrotta ’94 del Circo delle Varietà. Nell’occasione, l’Occhialetto scrive sulla canzone un trafiletto di presentazione: “… ‘O ritorno fu ammessa tra le migliori canzoni presentate al concorso del Festival di Piedigrotta e, per la sua frase spigliata e marziale, non rimarrà certo al disotto delle sue fortunate sorelle …”. La canzone racconta della delusione di Salvatore che ritornato dal conflitto bellico ritrova la sua amata Rusinella maritata con altro uomo.